Le parole della Quaresima
LUCE
Quarta domenica di Quaresima e quarta parola, tratta dalle letture del giorno, sulla quale vogliamo oggi soffermarci.
La “LUCE”.
La luce è simbolo di vita e per tale ragione è decisamente associata a Gesù, che incarnandosi ci ha illuminato, rivelandoci la verità sul Padre e anche sugli uomini, quindi su noi stessi.
Dunque la luce è vita, ma in senso metaforico è anche conoscenza perché si contrappone alle tenebre, che sono simbolo di morte ed ignoranza.
Possiamo facilmente sperimentare come camminare al buio crei disagio: il non vedente ha molti più ostacoli da superare e neppure può conoscere la bellezza del creato che ci circonda, ma sviluppa spesso altri sensi. Non così in campo spirituale: la cecità spirituale interrompe la relazione con gli altri e con l’Altro ed è definita perciò anche morte. È assenza di fede.
Perciò nell’episodio del Vangelo di oggi, intitolato “La guarigione di un cieco nato”, Gesù non solo restituisce la vista al cieco, Egli addirittura restituisce la vita ad un morto: infatti il testo ci racconta che il cieco ha avuto la fede dopo l’intervento di guarigione.
Questa settimana meditiamo allora sul fatto che la fede cristiana è “accettare qualcosa”, anche questo periodo di isolamento che stiamo vivendo, che però deve essere solo fisico, deve essere solo distanza e non separazione, perché la luce della fede non si oscura con la distanza fisica, né l’amore per il prossimo segue analoga sorte. Che il Signore ci illumini per fare tutti la nostra parte in questo momento delicato e destabilizzante.